La rivista "La rivolta ideale"
dal 1 al 31 ottobre 1920
Un gruppo di giovani - tra essi Mario Saint Cyr, Giuseppe Fabi, Eugenio Turazza e Libero Zanardi - fonda la rivista “La rivolta ideale”, con un orientamento “di sinistra se non di estrema sinistra”. Vi collaborano anche alcuni economisti, quali Enrico Leone e Massimo Fovel.
Il primo numero esce nell'ottobre 1920, il quarto e ultimo nel gennaio 1921. Il foglio è diretto da Leonello Bergamini (Bianchi), operaio meccanico e attivista socialista.
Ospita articoli di politica, assieme a saggi d'arte e letteratura e numerose poesie. Appoggerà la scissione di Livorno, che porterà alla nascita del Partito comunista.
Approfondimenti
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 238
- Anna Maria Nalini Setti, Storia, fatti d'arte, costume a Bologna nella prima metà del secolo, in: Futurismo in Emilia Romagna, a cura di Anna Maria Nalini, Modena, Artioli, 1990, p. 44