La rivista "Credere"
dal 1 al 31 gennaio 1934
Il mensile “Vita Nova”, la cui fondazione era stata deliberata da Arpinati, viene sostituito dopo la caduta dell'ex podestà dalla rivista “Credere”, una smaccata apologetica di regime “del tutto priva di storia autonoma” (Paci).
E' diretta dall'ispettore del Fascio Ciro Martignoni, che lascerà non appena terminata l'epurazione dell'ambiente arpinatiano.
Vi collaborano, tra gli altri, gli storici Giovanni Maioli e Giovanni Natali (1884-1959), il giornalista e scrittore Gianni Granzotto (1914-1985), il letterato e critico letterario Dante Manetti.
L'Università Fascista di Bologna è intanto soppiantata dal novello Istituto di Cultura Fascista.
Approfondimenti
- Accademie e scuole: istituzioni, luoghi, personaggi, immagini della cultura e del potere, a cura di Daniela Novarese, Milano, Giuffrè, 2011, p. 392
- Piero Paci, Il fascismo alla conquista dei giornali bolognesi. L'Avvenire d'Italia, il Resto del Carlino, i periodici, in: "La Torre della Magione", 2 (2007), pp. 2-6