La morte di Piera degli Esposti

14 agosto 2021, 00:00

Il 10 giugno 2018 recitò dalla Torre Asinelli, assieme al leader degli Stadio Gaetano Curreri, alcuni brani di Lucio Dalla e fu un momento magico.

È forse l'ultimo ricordo bolognese di Piera Degli Esposti, la “regina scalza” dell'arte drammatica, una delle più grandi attrici italiane del '900, morta a Roma il 14 agosto dopo una lunga malattia.

Dalla, compagno di classe del fratello Franco - ex vicesindaco socialista di Bologna - alla scuola elementare “Giovanni Pascoli” è stato suo grande amico tutta la vita.

Quando ogni tanto, tra un impegno e l'altro di una luminosa carriera in teatro, nel cinema e in televisione, tornava a Bologna - dove era nata il 12 marzo 1938 - Piera era ospite nella sua casa di via D'Azeglio.

Eduardo De Filippo la definì " 'o verbo nuovo" per la sua particolare recitazione, che lei sosteneva fosse "nata con le donne" e non nell'accademia.

E' stata compagna e collega di tanti grandi del teatro e del cinema, da Carmelo Bene a Gigi Proietti, da Pier Paolo Pasolini a Marco Ferreri, che la diresse in Storia di Piera - tratto dal libro sulla sua "anticonformista e tragica" infanzia - scritto assieme all'amica Dacia Maraini.

Pur vivendo lontana da Bologna, Piera Degli Esposti l'ha portata sempre dentro di sé. Si dice che amasse ripetere i nomi delle sue strade - a cominciare da via Orfeo dove abitava da piccola - come esercizio mnemonico per la recitazione.