La Milizia volontaria sicurezza nazionale (MVSN) nelle Forze Armate

14 gennaio 1923, 00:00

Con la legge n. 31 del 14 gennaio 1923 la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN) diviene corpo armato dello stato. Essa è nata dalle formazioni dei vari ras del Fascio con la funzione principale di “disciplinare la spinta sovversiva dello squadrismo” (Gotor).

Ha avuto un primo inquadramento nazionale al congresso fascista del 7 novembre 1921. Al nucleo iniziale degli squadristi si è aggiunto, dopo la Marcia su Roma, il corpo delle Guardie Regie.

Le 120 legioni della Milizia, equipaggiate con le divise degli Arditi e l'armamento dell'Esercito, sono comandate da consoli e seguono l'ordinamento militare dell'antica Roma. Svolgono soprattutto compiti di ordine pubblico.

In provincia di Bologna operano la 67a Legione Ordinaria “Volontari del Reno” e la 68a “Riario Sforza” di stanza a Imola. La prima è composta di cinque coorti: due sono a Bologna, le altre a Vergato, San Giovanni in Persiceto e San Giorgio di Piano. Vi sono anche 36 presidi comunali.

Ricostituita il 16 settembre 1943, la legione bolognese confluirà in novembre nella Guardia Nazionale Repubblicana (GNR).

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune-ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 182-183
  • Miguel Gotor, L'Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon, Torino, Einaudi, 2019, p. 55

  • Renato Sasdelli, Fascismo e tortura a Bologna. La violenza fascista durante il Regime e la RSI, Bologna, Pendragon, Istituto per la storia e le memorie del 900 Parri, 2017, p. 25, nota 5