La Lega antibolscevica

19 aprile 1919, 00:00

Il capitano Angelo Tumidei e i tenenti Andruzzi e Zanetti, separatisi dal Fascio, fondano la Lega antibolscevica, che aderisce all'Associazione nazionale combattenti, con un programma di opposizione violenta al bolscevismo.

La Lega conosce un rapido sviluppo, con l'adesione di numerosi ex combattenti e di alcune personalità della destra bolognese, come il senatore Tanari e il prof. Alessandro Chigi.

Tra gli scopi dell'associazione, composta soprattutto da studenti e ufficiali nazionalisti di estrazione borghese, c'è la sostituzione degli operai durante gli scioperi nei servizi pubblici essenziali.

I volontari della Lega antibolscevica saranno i precursori dello squadrismo urbano, impegnato nei mesi successivi in numerosi attacchi contro le sedi e le manifestazioni socialiste.

Approfondimenti
  • Andrea Baravelli, Le forme del nero. Nascita e affermazione del fascismo in Emilia-Romagna,
    Milano, Angeli, 2022, p. 124
  • Brunella Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Bologna, Il mulino, 2013, p. 23
  • Angelo Ventrone, La strategia della paura. Eversione e stragismo nell'Italia del Novecento,
    Milano, Mondadori, 2019