La gipsoteca della Scuola archeologica

dal 1 gen al 31 dic 1877

In occasione del corso inaugurale di archeologia di Edoardo Brizio (1846-1907) all'Università di Bologna, sono effettuati i primi acquisti della gipsoteca annessa alla Scuola archeologica.

Entro il 1907 entreranno oltre un centinaio di pezzi, provenienti dai musei di Napoli e Roma, la maggior parte dei quali destinati all'insegnamento della storia dell'arte greca.

Nel 1907, poco dopo la morte di Brizio, sarà acquistata in blocco la Collezione Martinelli, con rilievi dei templi dell'Acropoli di Atene.

La gipsoteca sarà ereditata e accresciuta da Gherardo Ghirardini, con opere "assolutamente eccezionali", come l'Hermes di Prassitele e l'Auriga di Delfi.

Nonostante il suo parere favorevole a un'apertura al pubblico, l'importante raccolta di calchi del Museo civico verrà usata a lungo solo dall‘Università per scopi didattici.

Approfondimenti
  • Anna Maria Brizzolara, La gipsoteca e l'insegnamento dell'archeologia, in: Dalla Stanza delle Antichità al Museo civico. Storia della formazione del Museo civico archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Giuseppe Sassatelli, Casalecchio di Reno, Grafis, 1984, pp. 465-474
  • Guida al Museo Civico Archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Bologna, Editrice Compositori, 2009, pp. 178-181
  • Museo civico archeologico di Bologna, Gipsoteca. La collezione dei gessi del Museo civico archeologico di Bologna, Imola, University press Bologna, Santerno, 1990