La fonte del Ravone

dal 1 gen al 31 dic 1894

Il signor Giovanni Boriani rilancia la sorgente di Ravone, vendendo fiaschi della sua acqua “minerale naturale salino-iodata” e “purgativa-rinfrescante” nelle farmacie e nelle rivendite pubbliche.

Costruisce inoltre, al posto dell'ormai “diruto casotto”, che difendeva la fonte, un'ampia sala e un chiosco, oltre a un comodo accesso.

I villeggianti raggiungono l'ameno luogo da Bologna, dopo una corsa di tram a cavalli fino a villa Spada e una bella passeggiata a piedi lungo la valle del torrente. Sotto il padiglione si svuotano grandi bicchieri di acqua salino-jodata.

Approfondimenti
  • Le acque a Bologna, antologia a cura di Marco Poli, Bologna, Compositori, 2005, p. 49, (foto) 65
  • Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol. 3., p. 707
  • Athos Vianelli, Bologna in controluce. Storie e curiosità fra un secolo e l'altro, Bologna, Inchiostri, 2001, p. 140