La conquista di Monte Salvaro

23 ottobre 1944, 00:00

Con la conquista del Monte Salvaro, “the key to holding Bologna”, da parte delle truppe della 6a Divisione corazzata sudafricana e della 24a Brigata Guardie inglesi, si esaurisce l'avanzata degli Alleati nella Valle del Reno.

I difensori tedeschi - appartenenti alla 94a Divisione con il 274° e 275° Btg Granatieri e il 194° Btg Fucilieri - hanno contrastato con efficacia l'azione nemica, contrattaccando a più riprese. Costetti a ritirarsi al di là del Reno, hanno lasciato una piccola testa di ponte nel territorio di Carviano.

Decimate e stremate, le unità combattenti alleate vengono ritirate dal fronte e reintegrate in vista dell'offensiva primaverile. Il comandante della divisione sudafricana gen. Poole definirà le battaglie dei monti Stanco e Salvaro “the hardest fighting”, le più dure tra quelle combattute dai sudafricani in Italia.

La zona di Vergato è stata pesantemente bombardata da terra e dal cielo e il paese appare un cumulo di macerie, uno spettrale deserto al centro della "terra di nessuno", seminato di mine anticarro e antiuomo.

Il 24 ottobre gli inglesi della 24a Brigata Guardie occupano il Monte Termine ormai senza difensori, mentre la 1a Div. corazzata entra a Riola.

Il generale Clark paragonerà la V Armata, bloccata a soli 15-20 chilometri da Bologna, a un maratoneta che cade in vista del traguardo.

Approfondimenti
  • Memorie di guerra nella Valle del Reno, a cura di Ezio Trota e Guido Maldina, Modena, Il fiorino, 2013, pp. 30-32
  • Roberto Olla, Combat film, Roma, RAI-ERI, 1997, p. 111
  • Giuseppe Pieraccini, La grande delusione. Romagna: autunno 1944. Frammenti di racconti diretti dell'VIII Armata, del XIII Corpo d'Armata (V Armata statunitense) e delle truppe tedesche in Romagna, Cesena, Il ponte vecchio, 2003, p. 18
  • Ezio Trota, Carlo Mondani, Vittorio Lenzi, Gli anni di guerra fra Reno e Panaro, (1943-1945), Modena, Il fiorino, 2003, pp. 53-54
  • Ezio Trota, Cronache di guerra fra Reno e Samoggia (1943-1945), con la collaborazione di Carlo Mondani, Modena, Il fiorino, 2000, p. 38