La “cavallerizza” diventa un giardino

dal 1 gen al 31 dic 1825

Divenuti proprietari di Palazzo Dondini, nella saliciata di San Francesco, i Rusconi atterrano l'antica “cavallerizza”, un vasto locale coperto adibito a maneggio pubblico, affacciato alla piazza e ormai pericolante.

Eretto all'inizio del Seicento da un gruppo di gentiluomini, l'edificio fu rinnovato nel 1734 ad opera del Dotti.

Nel 1806 fu “decorato e illuminato all'uso di Parigi” e denominato anfiteatro, per accogliere il circo equestre Tournaire, il primo venuto in Italia.

Oltre che per l'equitazione, la cavallerizza fu anche utilizzata per mostre di animali esotici, per “serragli di belve vive” come quelli di Advinent e Faimali e addirittura per esibizioni musicali. Al suo posto verrà eretto un giardino alberato.

Approfondimenti
  • Marina Calore, Storie di teatri, teatranti e spettatori, in: In scena a Bologna. Il fondo Teatri e spettacoli nella Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, 1761-1864, 1882, inventario e indici a cura di Patrizia Busi, Bologna, Comune, 2004, pp. 83-85

  • Alessandro Cervellati, Storia dei burattini e burattinai bolognesi (Fagiolino & C.), Bologna, Cappelli, 1964, p. 77

  • Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, vol. 4., Bologna, Società Tipografica dei Compositori, 1872, pp. 350-352
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 331, nota 625
  • Le strade di Bologna. Una guida alfabetica alla storia, ai segreti, all'arte, al folclore (ecc.), a cura di Fabio e Filippo Raffaelli e Athos Vianelli, Roma, Newton periodici, 1988-1989, vol. 2., p. 479