La Casa Lavoro per Donne Cieche
@ Via Mazzini 28 40138 Bologna (BO)Il padre barnabita Francesco Maria Fracassetti e il prof Gaetano Petroncini fondano in via dé Marchi la Casa di Lavoro per Donne Cieche. Ha come scopo di fornire assistenza e lavoro a donne prive di vista e in stato di necessità.
Con decreto del 13 marzo 1933 la Casa-famiglia viene eretta in Ente Morale. Viene nominato presidente l’ing. Umberto Ferri, che in passato ha guidato l’Amministrazione degli Ospedali di Bologna.
Dal 1945 l'ente si trasferirà in una villetta fuori porta Maggiore, “decorosa, opportunamente arredata, in posizione salubre, con giardino”, lasciata per testamento dalla signora Maria Dall'Olio.
Essa è in grado di accogliere quaranta donne, provenienti da ogni parte d’Italia, in un ambiente dotato dei necessari servizi e situato in una zona salubre.
Le ospiti vengono istruite e avviate a un’atività lavorativa in base alle loro capacità. Eseguono lavori di maglieria, di impagliatura di sedie, diventano centraliniste o massaggiatrici. Alcune perfezionano le loro attitudini musicali.
- Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, pp. 235-238
- Luce nuova: periodico mensile della Casa Famiglia di lavoro Donne Cieche, Bologna, Tip. Militare Carbonesi, 1932-1940
- Nel nome di Bologna. Consulta tra antiche istituzioni bolognesi, a cura di Guglielmo Franchi Scarselli, Bologna, L'inchiostroblu, 2007, pp. 126-127
- Gaetano Petroncini, Conquista e nuovi orizzonti, Bologna, Tipografia Militare gia delle Scienze, 1933