Battaglia di Monte Catarelto. La 6a Divisione sudafricana avanza

30 settembre 1944, 00:00

Nel pomeriggio del 30 settembre il 1° btg. Scot Guards della 24a Brigata Guardie britannica, in forza alla Divisione Corazzata Sudafricana (6th SAAD Sixth South African Armoured Division), attacca il Monte Catarelto, tra le valli del Setta e del Brasimone.

Si tratta della prima linea difensiva tedesca sugli Appennini, presidiata dal 2° btg. del 35° reggimento della 16.a Divisione Panzergrenadier "Reichsführer SS", al comando del capitano Anton Galler, responsabile un mese prima in Toscana dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema.

La cima viene avvicinata dopo alcune ore di cruenti scontri, ma durante la notte i difensori ricevono il rinforzo del 16° btg. Esploratori Corazzati del Maggiore Walter Reder, anch'egli tristemente noto per le stragi di civili in Toscana e a Monte Sole.

Il 1° ottobre un massiccio contrattacco tedesco costringe le Scots Guards alla ritirata. Intanto sul versante opposto della valle del Brasimone il 3° btg Coldstream Guards attacca il settore difeso dal 36° reggimento della 16a Div. SS.

I Tedeschi lascieranno il settore nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, consentendo l'occupazione di Monte Catarelto da parte della 24a Brigata.

Questa sanguinosa battaglia è tra le più importanti sostenute dalle Scots Guards in Italia, con un centinaio di vittime. Ad essa verrà dedicata anche una marcia suonata con le cornamuse.

La 24a Brigata proseguirà nei giorni successivi la sua avanzata nella Valle del Setta, sempre contrastata dai Tedeschi - che durante la ritirata fanno saltare tutti i ponti e le gallerie - arrivando a Lagaro il 3 ottobre.

Il 6 ottobre gli americani del 168° rgt della 34a occuperanno Montorio. Il giorno successivo altri reparti della stessa divisione scesi da Monzuno arriveranno a Rioveggio.

L'avanzata degli altri reparti della 6a divisione sudafricana, impegnate sull'altro versante del Setta, dopo la conquista di Monte Vigese subirà un rallentamento. L'8 ottobre un contrattacco tedesco costringerà i fanti della 12a brigata a retrocedere.

La battaglia per il monte Stanco, poco più che “una collinetta ridicola”, ma di importante valore strategico, proseguirà fino al 12 ottobre con grande dispiegamento di forze.

Conquistata anche la stazione di Grizzana, gli alleati occuperanno Veggio il 15 ottobre e Montorio il 17, giungendo il 29-30 ottobre alla Quercia e a Gardelletta, alle pendici dell'acrocoro di Monte Sole.

Approfondimenti
  • Franco e Tomaso Cravarezza, Le grandi battaglie della Linea Gotica, Torino, Edizioni del Capricorno, 2018, pp. 135-136
  • La montagna e la guerra. L'Appennino bolognese fra Savena e Reno 1940-1945, a cura di Brunella Dalla Casa e Alberto Preti, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 1999, p. 242
  • Nigel Nicolson, Patrick Forbes, The Grenadier Guards in the War of 1939-1945: The Mediterranean campaigns, Aldershot, Gale & Polden, 1949, p. 487 sgg.
  • Neil Orpen, Victory in Italy, Cape Town-Johannesburg, Purnell, 1975, p. 212
  • South Africa in World War II: A Pictorial History, Capetown, Human & Rousseau, 1995, p. 192
  • Dario Zanini, Marzabotto e dintorni, 1944, Bologna, Ponte nuovo, 1996, pp. 557-560