La banda municipale si trasferisce ai Giardini Margherita

dal 1 gen al 31 dic 1881

Con l'impianto del servizio tramviario e l'ingombro della nuova statua di Galvani, i tradizionali concerti del venerdì della banda municipale si trasferiscono ai giardini Margherita.

Le serate bandistiche sono molto popolari a Bologna: è un tipo di musica che "serve poco à buoni gustai, ma molto agli amanti e alle mammine eleganti".

In occasione dei "Venerdì dell'Antonelli" - dal nome del maestro che li dirigeva - piazza della Pace, illuminata a giorno assieme al portico dell'Archiginnasio, era occupata da centinaia di sedie, accessibili a modico prezzo, disposte dai caffè della zona e dalla Birreria Hoffmeister.

Il cav. Alessandro Antonelli (1828-1895) eseguiva brani tratti dalle opere rappresentate al Teatro Comunale, affrontando anche il difficile repertorio wagneriano. La sua direzione è ricordata in un celebre sonetto di Stecchetti:

Quando Antonelli col cheppì alla sgherra
E lo spadon sui tacchi
Cava gli applausi e i bis di sotto terra
Coi Goti del.... Panzacchi.

La banda musicale fu istituita dal Municipio nel 1856. Cominciò suonando la Marcia di Radetzky di Strauss. Era composta inizialmente da 45 elementi e aveva le stesse divise della Guardia urbana d'onore.

Doveva intervenire in tutte le parate e passeggiate militari e durante il trasporto in città della Madonna di San Luca.

Dal 1873 è passata sotto l'Ufficio Istruzione e il capo-banda fa parte, da allora, del corpo insegnante del Liceo musicale.

Dal 1895, con la morte del maestro Antonelli, la direzione sarà assunta dal maestro Filippo Codivilla, che la terrà fino al 1913.

Approfondimenti
  • Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 94 (foto: padiglione della banda ai Giardini Margherita)
  • Enrico Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di Aldo Berselli, Bologna, Zanichelli, 1960-1962, vol. 3., p. 476
  • Alessandro Cervellati, Storia dei burattini e burattinai bolognesi (Fagiolino & C.), Bologna, Cappelli, 1964, p. 123

  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 23
  • Franco Cristofori, Bologna. Immagini e vita tra Ottocento e Novecento, Bologna, Alfa, stampa 1978, pp. 295-296
  • Rossana Dalmonte, La musica a Bologna nei secoli XIX e XX, in Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1990, vol. V, p. 338
  • Gianmario Merizzi, ... e tutta la città era in suoni. I luoghi della storia della musica a Bologna, Bologna, Comune di Bologna, 2007, p. 104
  • Marco Poli, Cose d'altri tempi 3. Frammenti di storia bolognese, Bologna, Minerva, 2013, pp. 90-91 (A. Antonelli)
  • Giancarlo Roversi, Bologna amarcord. La gente, i luoghi e gli umori dal 1900 al 1940. Primo tempo, Argelato, Minerva, 2013, p. 92 (foto)
  • Alfredo Testoni, Bologna che scompare, ristampa della 2. ed., Bologna, Cappelli, 1972, p. 43
  • Oreste Trebbi, Nella vecchia Bologna. Cronache e ricordi, rist., Sala Bolognese, A.Forni, 1983, p. 191