La salina "alla francese" di Comacchio

dal 1 gen al 31 dic 1810

Per soddisfare il crescente fabbisogno di sale dell'esercito napoleonico viene realizzata a Comacchio (FE), su un'area di oltre 500 ettari, una grandiosa salina "alla francese"

Il progetto è dell’architetto marsigliese Jean Claude Gérard de Bayon, che dirigerà la costruzione fino al 1814. Dopo la caduta di Napoleone i lavori saranno interrotti, ma l’impianto risulterà comunque funzionante e produttivo.

Tuttavia, nonostante la buona qualità del sale estratto, per ragioni politiche il governo Pontificio di nuovo al potere nelle Legazioni favorirà soprattutto le saline di Cervia (RA).

La Camera Apostolica darà la salina di Comacchio in appalto a privati. Tra gli intestatari vi saranno i principi Torlonia e il marchese Camillo Pizzardi, esponente di un‘antica famiglia senatoria bolognese.

L’appalto proseguirà anche dopo l’Unità d’Italia. Lo Stato assumerà la gestione diretta solo nel 1883. La salina sarà produttiva per tutto il secolo seguente. Nel 1979 l‘area diventerà zona di protezione faunistica. La definitiva chiusura degli impianti avverrà nel 1984.

Approfondimenti
  • Francesco Ceccarelli, Architettura e trasformazioni urbane. Bologna e la Romagna, in: Storia dell'architettura italiana. L'Ottocento, a cura di Amerigo Restucci, Milano, Electa, 2005, tomo 1., p. 155
  • C'era una volta a Comacchio, la salina ... , a cura di Giuseppe Bini (ecc.), Milano, CO.GRAF., 1987
  • Etnografie intorno al Polesine in eta moderna e contemporanea, atti del 24. Convegno di studi organizzato dall'Associazione culturale Minelliana, Rovigo, Accademia dei Concordi, 11-12 novembre 2000, a cura di Giuseppe Giacobello, Rovigo, Minelliana, 2002, pp. 156-157
  • Fratello sale. Memorie e speranze dalla salina di Comacchio, a cura di Folco Cecchini, Bologna, Nuova Alfa, 1997
  • Valeria Vallieri, La storica salina di Comacchio, in: "Italia nostra", 235 (1985), p. 40-43