La Pinacoteca resa autonoma dall'Accademia

@ Pinacoteca Nazionale di Bologna
14 marzo 1882, 12:16

Un decreto di re Umberto I del 14 marzo 1882 separa gli istituti addetti alla conservazione dei monumenti e delle opere d’arte dagli istituti di insegnamento. La Pinacoteca di Bologna, aperta al pubblico dal 1875, è resa completamente autonoma dall‘Accademia di Belle Arti. 

Il nucleo originario delle opere proviene dall’Istituto delle Scienze, ma il museo si è notevolmente ampliato con la raccolta dei dipinti delle corporazioni religiose soppresse durante il periodo napoleonico e per i provvedimenti governativi del 1866.

Nel 1884 l‘ex quadreria dell‘Accademia sarà ulteriormente arricchita con il notevole lascito Zambeccari di oltre quattrocento opere e con la raccolta di stampe di papa Benedetto XIV Lambertini.

Tra il 1882 e il 1888 saranno condotti importanti lavori architettonici, quali l'apertura dell'ingresso al civico 56 di via Belle Arti, la sistemazione di uffici e depositi, la costruzione di nuove sale per l‘esposizione.

Approfondimenti
  • Bologna. Una provincia, cento musei. L'archeologia, le arti, la storia, le scienze, l'identità. Guida, a cura di Gilberta Franzoni, Francesca Baldi, Bologna, Provincia, Settore cultura - Pendragon, 2005, p. 15
  • La collezione Zambeccari nella Pinacoteca nazionale di Bologna. Indagine di metodo per la realizzazione di un catalogo storico e critico delle raccolte statali bolognesi, a cura di Andrea Emiliani, Bologna, Pinacoteca nazionale, 1973, p. 45
  • La Pinacoteca nazionale di Bologna, a cura di Andrea Emiliani, con una prefazione di Cesare Gnudi, Bologna, Cappelli, 1967, pp. X-XII
  • La Pinacoteca nazionale di Bologna. Notizie storiche e itinerario, servizi didattici, a cura di Emanuela Fiori, presentazione di Andrea Emiliani, Bologna, Pinacoteca nazionale; Fiesole, Nardini, 1997, p. 8
  • Vent'anni di lavoro per la Pinacoteca Nazionale di Bologna, introduzione di Cesare Gnudi, Bologna, Alfa, 1973, p. 73