La collezione Tagliavini di strumenti musicali antichi

Riapre al pubblico il complesso di San Colombano in via Parigi, un aggregato di edifici di culto costruiti a partire dal VII secolo d.C. Nel Novecento è stato la sede dell’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra.

Il restauro della chiesa ha riportato alla luce, tra l'altro, una Crocifissione parietale attribuita a Giunta Pisano (1190 – 1260 ca) e la cripta medievale.

L'Oratorio soprastante fu decorato all'inizio del XVII secolo dagli allievi migliori dei Carracci, con affreschi illustranti la Passione di Cristo, accuratamente studiati dallo storico dell’arte Francesco Arcangeli (1915-1974).

Il complesso ospita ora la collezione di strumenti musicali antichi donata dal maestro Luigi Ferdinando Tagliavini (1929-2017) alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna (proprietaria di San Colombano dal 2005).

Conserva inoltre la biblioteca musicale di Oscar Mischiati (1936-2004), musicologo e giornalista bolognese impegnato nella tutela degli organi antichi.

Tagliavini fu organista, cembalista e musicologo di fama mondiale. A partire dal 1969 iniziò una raccolta di strumenti antichi (spinette, clavicordi, pianoforti, ecc.) costruiti tra il '500 e l'800, che nel tempo acquisì dimensioni notevoli.

Tra i pezzi più rari vi sono un grande cembalo a tre registri costruito nel 1679 da Giovanni Battista Giusti, un clavicordo italiano del XVI secolo, un pianoforte “a cristallo” e uno “a diapason”. La raccolta è completata da strumenti a fiato e da strumenti meccanici dell'800.