L' "Avanti!" bandito dalla provincia di Bologna
24 ottobre 1917, 12:00
La colpa della disfatta di Caporetto è da varie parti addossata alla propaganda pacifista e alla politica neutralista dei socialisti. La diffusione dell'organo di stampa socialista L' “Avanti!” è vietata in trenta provincie italiane, tra le quali Bologna.
Anche i periodici locali "La Squilla" e "La Lotta" subiscono pesantemente la censura, potendo pubblicare solo appelli di solidarietà per i profughi. Nell'agosto 1919 una apposita commissione d'inchiesta ricondurrà in modo più corretto la rotta di Caporetto agli errori dei generali.
Approfondimenti
- Nazario Sauro Onofri, La grande guerra nella citta rossa. Socialismo e reazione a Bologna dal 1914 al 1918, Milano, Edizioni del Gallo, 1966, p. 283 sgg.