L'eccidio al Caffè Roma di Cervia e l'uccisione dei partigiani Fantini

@ Piazza Garibaldi, 2, Cervia (RA)
20 marzo 1944, 12:00

La sera del 20 marzo alcuni militi della GNR provenienti dalla Rocca delle Caminate e diretti a Ravenna sono costretti a fermarsi a Cervia per un guasto alla macchina.

Mentre sono alla ricerca di un meccanico - in circostanze non chiare - partono alcuni spari che colpiscono a morte un fascista locale. 

Subito il caposquadra Gino Casalboli, detto "l'Umaz", scatena la vendetta: entra imbracciando un mitragliatore nel Caffè Roma in piazza Garibaldi, considerato un covo di antifascisti, e spara all'impazzata contro gli avventori:

"Sui divani, sui tavoli, per terra è un groviglio di corpi sanguinanti; da essi si levano il rantolo dei moribondi, le invocazioni dei feriti; il sangue scorre e dilaga". Quattro persone rimangono uccise e sedici ferite.

I fascisti tenteranno con ogni mezzo di impedire la partecipazione popolare ai funerali delle vittime, previsti per il 23 marzo. Organizzeranno un servizio di controllo all'ingresso del paese, spareranno raffiche per terrorizzare la gente.

Il giorno delle esequie un gruppo di persone sarà intercettato da una pattuglia della GNR. Due ragazzi di Castiglione di Ravenna, Lino e Armando Fantini, partigiani della Brigata Garavini, verranno colti in possesso di armi e subito uccisi presso il ponte del canale.

Approfondimenti
  • Elios Andreini, Saturno Carnoli, Camicie nere di Ravenna e Romagna tra oblio e castigo,
    Ravenna, Artestampa, 2006, p. 411, 420
  • Arrigo Boldrini, Diario di Bulow. Pagine di lotta partigiana 1943-1945, Roma, Odradek, 2008, p. 59
  • Istituto storico della Resistenza, Ravenna, Il movimento di liberazione a Ravenna, a cura di Luciano Casali, Ravenna, Istituto storico della Resistenza, vol. 1., Documenti-catalogo n. 1, 1964, pp. 54-55
  • Antonio Mambelli, Diario degli avvenimenti in Forlì e Romagna dal 1939 al 1945, a cura di Dino Mengozzi, Manduria, P. Lacaita, 2003, vol. 1., p. 542