L'Archivio di Stato in palazzo Galvani
Il Regio Decreto 22 ottobre 1874 istituisce l'Archivio di Stato di Bologna. La sua creazione è stata vivamente voluta dalla Deputazione di Storia Patria per le Romagne e da Giosue Carducci.
Il primo nucleo è il vasto Archivio degli Atti civili e criminali contenuto nel palazzo detto dei Bastardini.
Ad esso si aggiungeranno: nel 1877 l'Archivio Demaniale custodito nel palazzo dei Celestini; nel 1879 gli Atti dei governi comunale e pontificio presenti nel Palazzo del Podestà e l'Archivio del Reggimento tenuto in Palazzo comunale. Raccoglierà inoltre molti altri archivi minori da vari luoghi della città.
Nel 1878 il direttore Carlo Malagola preparerà un piano di ordinamento generale dei fondi in quattro sezioni, corrispondenti ai principali periodi della storia bolognese.
Nel 1882 l‘Archivio di Stato di Bologna risulterà, per copia di materiale - oltre 120.000 pezzi, “fra volumi e mazzi” - tra i più vasti in Italia.
Fino alla Seconda Guerra Mondiale la sede della parte antica sarà in palazzo Galvani, ex Ospedale della Morte, per poi passare nell’antico convento dei Celestini.
- Un affascinante labirinto. Storia per immagini dell'Archivio di Stato di Bologna, Bologna, Archivio di Stato, 2014 (pubblicazione in occasione della mostra, 6 ottobre-20 dicembre 2014)
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