Alla Sala Borsa la prima vittima del fascismo

20 settembre 1920, 00:00

Si tiene al Teatro comunale una manifestazione per il 50° anniversario di Porta Pia, organizzata dai partiti moderati.

Al termine della lunga sfilata nel centro cittadino, gli squadristi di Leandro Arpinati - un gruppo di trenta-quaranta persone in divisa militare e armate di bastoni e rivoltelle - sfila più volte in via Ugo Bassi e si scontra con gruppi di giovani socialisti all'altezza del ristorante cooperativo della Sala Borsa, considerato un covo di sovversivi.

L'operaio anarchico Guido Tibaldi rimane gravemente ferito da colpi di arma da fuoco e morirà dopo alcuni giorni: è la prima vittima del fascismo. Dopo l'attacco alla Sala Borsa gli iscritti al fascio lievitano da venti a trecento.

Approfondimenti
  • Pietro Alberghi, Il fascismo in Emilia Romagna. Dalle origini alla marcia su Roma, Modena, Mucchi, 1989, p. 221
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 124, 351
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 140
  • Atlante bolognese. Dizionario alfabetico dei 60 comuni della provincia, testi di Cesare Bianchi, Bologna, Poligrafici Editoriali, 1993, p. 51 (data cit.: 29 settembre 1920)
  • Brunella Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Bologna, Il mulino, 2013, p. 45
  • Mimmo Franzinelli, Squadristi. Protagonisti e tecniche della violenza fascista 1919-1922, Milano, Mondadori, 2003, p. 178, 295
  • Fiorenza Musiani Tarozzi, Il primo e il secondo "fascio di combattimento" di Bologna nelle carte dell'archivio riservato del gabinetto di prefettura, 1919-1922, Bologna, Deputazione di Storia patria, 1972
  • Nazario Sauro Onofri, Gli anni della dittatura (1920-1943), in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 400
  • Nazario Sauro Onofri, 1913-1922, un decennio storico per Bologna: dalla rivoluzione rossa alla reazione nera, in Bologna 1920. Le origini del fascismo, a cura di Luciano Casali, Bologna, Cappelli, 1982, p. 74
  • Nazario Sauro Onofri, Il triangolo rosso, 1943-1947. La verità sul dopoguerra in Emilia-Romagna attraverso i documenti d'archivio, Roma, Sapere 2000, 1994, p. 16
  • Nazario Sauro Onofri, Francesco Zanardi sindaco di Bologna, in Francesco Zanardi. Storia di un socialista dall'Ottocento alla Repubblica, atti del Convegno di studi, Mantova, 5 ottobre 1991, p. 156
  • Le origini del fascismo in Emilia-Romagna, 1919-1922, a cura di Andrea Baravelli, Bologna, Pendragon, 2022, p. 171
  • Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Bologna, Tinarelli, 2011, pp. 93-95
  • Renato Sasdelli, Fascismo e tortura a Bologna. La violenza fascista durante il Regime e la RSI, Bologna, Pendragon, Istituto per la storia e le memorie del 900 Parri, 2017, p. 23
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, p. 190
  • La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 392
  • Fabrizio Venafro, Il fascismo bolognese: squadrismo, suggestioni sindacali, normalizzazione, in: Fascismo e antifascismo nella Valle Padana, a cura dell'Istituto mantovano di storia contemporanea, Bologna, CLUEB, 2007, pp. 13-14
  • Sandro Zabbini, Nadia Cesari, Da Napoleone al 1945, in: Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 1: Da Bologna a Modena, p. 79