Importanti rinvenimenti archeologici

dal 1 gen al 31 dic 1880

Tra il 1871 e il 1880, grazie all'opera di grandi studiosi e appassionati, quali Giovanni Gozzadini, Antonio Zannoni e Edoardo Brizio, Bologna è teatro di una serie ininterrotta di rinvenimenti archeologici, che interessano soprattutto la periferia sud-occidentale.

Vengono alla luce un gran numero di tombe ricche di reperti, risalenti a diverse epoche antiche, tra la prima età del Ferro e il periodo romano.

I sepolcreti, posti in prossimità dell'antico abitato cittadino, prendono il nome dei proprietari dei fondi in cui sono rinvenuti: Benacci, Benacci Caprara, Melenzani, De Lucca (1875); o delle località di scavo: Arsenale Militare (1874), Giardini Margherita (1876).

All'Arsenale Gozzadini e Brizio trovano una necropoli con una cinquantina di tombe villanoviane.

Approfondimenti
  • Anna Dore, La “cieca passione”: Antonio Zannoni archeologo, in: Antonio Zannoni nel 150. dell'Unità d'Italia, a cura di Paola Furlan, Bologna, Edizioni Archivio storico Comune di Bologna, 2013, p. 42
  • Guida al Museo Civico Archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Bologna, Editrice Compositori, 2009, pp. 11-12
  • Il museo civico archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Daniele Vitali, Imola, University press Bologna, 1982, p. 21: Gli scavi e le scoperte a Bologna tra il 1871 e il 1881, in: Dalla Stanza delle Antichità al Museo civico. Storia della formazione del Museo civico archeologico di Bologna, a cura di Cristiana Morigi Govi, Giuseppe Sassatelli, Casalecchio di Reno, Grafis, 1984, pp. 307-326