Imola restituita a Bologna
1 febbraio 1797, 00:00
Il Generale Bonaparte scrive al Senato una lettera con la quale restituisce a Bologna la città di Imola, che anticamente faceva parte del suo territorio ed era stata poi “usurpata” dal papato.
Nei giorni successivi vengono inviati deputati a prenderne possesso. Tra essi l'avvocato Aldini e il senatore Barbazza.
A Imola, mentre i cittadini sono “sbalorditi e confusi” per l'arrivo dei Francesi liberatori, alcuni signori vengono tradotti a Bologna e guardati a vista nel convento di San Giovanni in Monte e il Gonfaloniere di Imola è condotto prigioniero al Forte Urbano.
150 militi della Guardia Civica bolognese prendono in consegna, a tre miglia dalla città, circa 1.000 soldati pontifici prigionieri e 14 cannoni.
Approfondimenti
- Luigi Aureli, Annali della città di Bologna dall'anno 1797 ai nostri giorni, compilati dal dottor L.A., Bologna, pe' tipi di S. Tommaso d'Aquino, 1849, p. 10
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 38
- Francesco Ceccarelli, L'intelligenza della città. Architettura a Bologna in età napoleonica, Bologna, Bononia University Press, 2020, p. 10
- Angelo Varni, L'Emilia Romagna nell'Italia napoleonica, in: Storia della Emilia Romagna, a cura di Aldo Berselli, Imola, University Press Bologna, 1980, vol. 3., p. 30