Il Vicerè a Bologna
Le autorità cittadine accolgono solennemente il Principe Eugenio Vicerè d'Italia, in arrivo a Bologna nel pomeriggio del 29 ottobre. Alla sera è ospitato dal Gran Scudiere Carlo Caprara nel suo nuovo palazzo in via Barbaziana, con musica, ballo e “squisita cena”.
La Festa da Ballo si tiene in un appartamento al piano terra, in una sala apparata con drappi di colore chiaro, specchi e candelieri di cristallo. Le tre camere annesse sono apparecchiate per i giochi delle carte e degli scacchi.
L'appartamento di mezzo, decorato di drappi di seta bianchi, è preparato per la cena. Nella prima camera sta il Principe con trenta signore, attorno a un bel tavolo a ferro di cavallo. Nella seconda siedono i personaggi più distinti, nella terza diciotto tavolini ospitano il resto degli ospiti.
Maria Brizzi Giorgi e Giuseppe Pilotti compongono per l'occasione la cantata Per Lissa sorpresa dalla Marina Italiana, su testo di Giambattista Giusti, che celebra il colpo di mano della flotta francese ai danni di quella inglese, avvenuto il 22 ottobre precedente al largo dell'isola dalmata.
Durante l'intrattenimento musicale il Viceré canta diversi pezzi in francese e in italiano, compreso un duetto con la contessa Cornelia Martinetti.
Eugenio Beauharnais rimane in città fino al 2 novembre. La sua permanenza è afflitta dalle continue piogge che allagano il territorio, con lo straripamento di tutti i fiumi e i torrenti.
- Filippo Bosdari, La vita musicale a Bologna nel periodo napoleonico, in: “L’Archiginnasio”, 4 (1914), p. 236
- Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 227-228
- Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, pp. 326-332