Il testamento di Luigi Valeriani

27 settembre 1828, 00:10

Nella sua casa di via Castiglione muore il prof. Luigi Valeriani Molinari (1758-1828), considerato il maggiore economista del suo tempo.

Di origine imolese, si laureò all'Università di Bologna in diritto civile e dal 1802 fu professore di Economia pubblica in questo ateneo. Nello stesso anno fu deputato ai comizi cisalpini di Lione.

Continuò a insegnare fino alla fine, nonostante dopo il 1824 la sua cattedra fosse stata abolita.

Profondamente influenzato dalle idee illuministiche, fu protagonista della vita politica del primo periodo francese. Partecipò ai comizi di Lione come rappresentante dell'Università bolognese.

Il suo impegno si volse soprattutto alla formazione dei giovani: contrario a ogni assistenzialismo, era convinto che essi dovessero avere una formazione qualificata. Assieme a Giovanni Aldini eleborò un progetto innovativo di pubblica istruzione.

Prima di morire dispose che i suoi beni fossero destinati, oltre che al completamento e al mantenimento del portico alla Certosa, all'erezione di una scuola appositamente dedicata al disegno tecnico, con premi per gli allievi più meritevoli.

L'Amministrazione comunale nominerà una commissione mista di tre amministratori, tre professori e tre imprenditori per la progettazione e la gestione dell'Istituzione Aldini Valeriani, destinata ad avere un peso notevole sul destino industriale della città.

Approfondimenti
  • Augusto Aglebert, La riforma delle Opere Pie di Bologna e il loro passato, presente ed avvenire. Descrizione e proposte, Bologna, Regia Tipografia, 1874, pp. 35-36
  • Aldini Valeriani. Storia di una grande scuola bolognese, a cura del Consiglio direttivo A.L.I.A.V., San Giovanni in Persiceto, Litografia Persicetana, 2012, p. 12, 35, 40
  • Giuseppe Bosi, Archivio patrio di antiche e moderne rimembranze felsinee, rist. anast., Sala Bolognese, A.Forni, 1975, vol. 2., p. 217, 375
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 461, nota 68
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 2: 1826-1849, p. 96
  • Comune di Bologna, Macchine Scuola Industria, Bologna, Comune, 1980 p. 79
  • François Gasnault, La cattedra, l'altare, la nazione. Carriere universitarie nell'Ateneo di Bologna, 1803-1859, Bologna, CLUEB, 2001, pp. 233-234
  • Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, p. 177
  • Guida al Museo del Patrimonio Industriale. Cinque secoli di storia in una fornace da laterizi, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Museo del patrimonio industriale, 2003, p. 29
  • Imparare la macchina. Industria e scuola tecnica a Bologna, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, Bologna, Compositori, 1998, pp. 29-30
  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 200, p. 369, nota 674
  • Marco Poli, Cose d'altri tempi 4. Frammenti di storia bolognese, Argelato, Minerva, 2015, pp. 83-84
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 165