Il Teatro Futurista della Sorpresa

dal 1 al 31 ottobre 1921

I futuristi sono all'Eden con il Teatro Futurista della Sorpresa (compagnia Rodolfo De Angelis). E' un teatro “sintetico, alogico”, fuori dagli schemi.

Invece che una commedia in pochi atti, propone trenta commedie della durata massima di tre minuti, da rappresentarsi di seguito in una sola serata. Al posto del suggeritore, prevede il “dimenticatore”, con il compito di distrarre gli attori durante la recita.

Il commento musicale è costituito da musica futurista, con rumori di eliche e di macchine. Anche la tradizionale disposizione dei posti a sedere è sconvolta: nel loggione va il pubblico elegante, mentre gli studenti in maniche di camicia siedono in platea, lanciando improperi e vociando ancor prima che si alzi il sipario.

Marinetti in persona tenta, senza grande successo, di placare gli animi. Tra le sintesi rappresentate L'ora precisa e Luce di Cangiullo e La spudorata di Carlo Bruno.

Al termine della serata in teatro, al caffè San Pietro in via Indipendenza si scatena una violenta rissa tra sostenitori e avversari dei futuristi.

Approfondimenti
  • Anna Maria Nalini Setti, Storia, fatti d'arte, costume a Bologna nella prima metà del secolo, in Futurismo in Emilia Romagna, a cura di Anna Maria Nalini, Modena, Artioli, 1990, p. 46