"Il Resto del Carlino" del pomeriggio
Dal settembre al dicembre 1914 il nuovo direttore Lino Carrara (1869-1955) fa uscire l'edizione pomeridiana del “Resto del Carlino”. Si tratta di un esperimento di breve durata, che non avrà successo.
Il “Carlino Sera” tornerà in edicola nel 1919. Con lo scoppio della guerra il giornale aumenterà notevolmente le tirature, raggiungendo le 170.000 copie giornaliere.
Filippo Naldi (1886-1972), “uomo brillante, affarista audace”, succeduto a Carrara nella direzione dopo il richiamo al fronte di quest'ultimo, si occuperà dell'acquisto della nuova sede in Piazza Calderini (Palazzo Loup).
Liberale di destra, antisocialista e interventista, nel 1915 finanzierà con i fondi degli industriali zuccherieri il "Popolo d'Italia" diretto da Mussolini.
Nel 1918 andrà a dirigere il "Tempo" di Roma e al "Carlino" sarà nominato il giovane Aldo Valori (1882-1965).
- Pier Mario Fasanotti, Tra il Po, il monte e la marina. I romagnoli da Artusi a Fellini, Vicenza, Neri Pozza, 2017, pp. 145-148
- Marco Poli, Cose d'altri tempi 4. Frammenti di storia bolognese, Argelato, Minerva, 2015, pp. 58-59
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La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 273