Il programma minimo dei socialisti
24 marzo 1895, 00:00
Il Consiglio nazionale del Partito socialista, riunito a Bologna, elabora il programma minimo politico e amministrativo, in vista delle prossime elezioni.
Tra i punti principali vi sono: il suffragio universale, l'eguaglianza giuridica e politica tra i sessi, l'autonomia comunale, la statalizzazione di ferrovie e miniere, il prolungamento della scuola dell'obbligo, una tassazione progressiva sui redditi e le successioni, le otto ore lavorative, la riforma dei patti colonici e la distribuzione delle terre incolte.
Il PS chiede infine l'abolizione delle misure restrittive della libertà di stampa. Il programma minimo sarà ratificato al congresso di Roma del 1900.
Approfondimenti
- Cento e venti anni di storia socialista, 1892-2012, a cura di Gennaro Acquaviva, Luigi Covatta, Angelo Molaioli, Firenze, Polistampa, 2012, p. 223
- Maurizio Degl'Innocenti, Geografia e istituzioni del socialismo italiano: 1892-1914, Napoli, Guida, 1983, p. 115
- Nazario Sauro Onofri, Il dibattito sui servizi pubblici al consiglio comunale di Bologna negli ultimi decenni del secolo scorso, in: La municipalizzazione nell'area padana. Storia ed esperienze a confronto, a cura di A. Berselli, F. Della Peruta, A. Varni, Milano, F. Angeli, 1988, p. 501
- La storia d'Italia, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2005, vol. 25, Cronologia, p. 202