Il progetto degli acquedotti rurali di Quirico Filopanti

22 agosto 1881, 00:01

Quirico Filopanti, estroverso intellettuale di Budrio, rappresentante democratico, scrive al sindaco di Ravenna proponendo l'idea di una rete di acquedeotti rurali e urbani, destinati a risolvere definitivamente il problema idrico tra Bologna e il mare.

Il progetto prevede la captazione delle acque nel territorio di Castelfranco Emilia e la distribuzione tramite una conduttura in rovere rivestita di zinco e sostenuta da pali da collocare lungo le vie.

Filopanti attribuisce grande importanza al contesto rurale, anche per ragioni socio-economiche: è giusto che i contadini, che con il sudore della loro fronte alimentano tutta la popolazione, abbiano tra i primi la soddisfazione dell'acquedotto.

L'impianto è del resto pensato soprattutto per affrontare l'emergenza sanitaria: il colera, il tifo, la gastroenterite sono in questo periodo tra le maggiori cause di morte della popolazione rurale.

Approfondimenti
  • Angelo Varni, Roberto Balzani, "Viribus Unitis". Tentativi di creare infrastrutture e integrare territori nell'area bolognese e in Romagna fra '800 e '900, Bologna, Hera, stampa 2002, pp. 23-25