Il proclama di Durando

5 aprile 1848, 00:04

Il 5 aprile a Bologna Giovanni Durando (1804-1869), comandante l'esercito della Santa Sede, lancia un proclama - ispirato dal suo aiutante di campo Massimo D'Azeglio - chiamando all'azione i “soldati nella Croce di Cristo” contro le “immonde bande di croati” di Radetzky.

Il generale dichiara che le sue truppe opereranno d'accordo e sotto la volontà del re di Sardegna Carlo Alberto, il quale il 29 marzo ha varcato con i suoi soldati il confine lombardo.

Per questa “crociata” è adombrato un assenso del Pontefice, presentato come l'emulo di Alessandro III, il papa della lotta dei Comuni contro il Barbarossa. Ma l'assenso di Pio IX non ci sarà, anzi arriverà una sconfessione ufficiale.

Il 12 aprile le truppe di Durando si dirigeranno comunque al Po e lo passeranno ad Ostiglia, sventolando sul carroccio "il tricolore colle le Somme Chiavi".

Approfondimenti
  • Roberto Balzani, Giancarlo Mazzuca, Amarcord Romagna. Breve storia di una regione (e della sua idea) da Giulio Cesare a oggi, Argelato, Minerva, 2016, p. 135
  • Aldo Berselli, Da Napoleone alla Grande Guerra, in: Storia di Bologna, direttore Renato Zangheri, vol. 4., tomo 1., Bologna, Bononia University Press, 2010, p. 46
  • Giulio Cavazza, Bologna dall'età napoleonica al primo Novecento, in: Storia di Bologna, a cura di Antonio Ferri, Giancarlo Roversi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 308-309
  • Un giorno nella storia di Bologna, l'8 agosto 1848: mito e rappresentazione di un evento inaspettato, a cura di Mirtide Gavelli, Otello Sangiorgi, Fiorenza Tarozzi, Firenze, Vallecchi, 1998, pp. 29-29
  • Gida Rossi, Bologna nella storia nell'arte e nel costume, Sala Bolognese, Forni, 1980, pp. 602-603