Il processo contro la Banda Carità

3 novembre 1953, 00:00

Presso la corte d'Assise di Bologna si conclude il processo d'appello contro 49 componenti del reparto di polizia speciale della RSI, conosciuto come la Banda Carità.

Oltre al maggiore Mario Carità (1904-1945), ne facevano parte, tra gli altri, Giuseppe Bernasconi ed il frate Epaminonda Troja. Il reparto, arrivato nel tempo fino a duecento unità, era composto anche da ex detenuti per reati comuni.

Compiva omicidi e torture di antifascisti nel suo covo di via Bolognese a Firenze, in uno stabile - chiamato in seguito Villa Triste - che era stato requisito dai Tedeschi come sede della polizia politica (SD - Sicherheintdienst).

Dopo l'arrivo degli Alleati a Firenze, la banda si trasferì nel Veneto. Operò a Padova alle dipendenze della SS, dove contribuì a sgominare la locale rete dei Gap.

La sentenza, emessa il 3 novembre, riduce ulteriormente le pene non troppo severe dei processi precedenti, celebrati a Lucca e a Padova.

Approfondimenti
  • Riccardo Caporale, La Banda Carità. Storia del Reparto servizi speciali, 1943-45, Lucca, S. Marco litotipo, 2005
  • Mimmo Franzinelli, Tortura. Storie dell'occupazione nazista e della guerra civile (1943-45), Milano, Mondadori, 2018
  • Lutz Klinkhammer, L'occupazione tedesca in Italia, 1943-1945, Torino, Bollati Boringhieri, 1996
  • Andrea Mugnai, La Banda Carità: ora che l'innocenza reclama almeno un'eco, Becocci, 1995
  • Santo Peli, Storie di GAP. Terrorismo urbano e Resistenza, Torino, Einaudi, 2014, pp. 87-88