Il Prefetto chiede lo stato d'assedio

16 agosto 1916, 00:00

L'inclusione di Bologna in zona di guerra - con il passaggio conseguente ai militari di quasi tutti i poteri - non è sufficiente a tutelare l'ordine costituito. La propaganda dei socialisti contro la guerra è intensissima ovunque.

Spinto dal comandante del Corpo d‘Armata, che gli chiede duri provvedimenti, il Prefetto invia direttamente al Presidente del Consiglio la richiesta di proclamazione dello stato d'assedio in tutta la provincia.

Salandra la respinge, ma gli dà carta bianca per la repressione del dissenso. Il Prefetto dà ordine di “usare il pugno di ferro contro la diffusione della propaganda disfattista” (Forlani).

Nel giro di pochi giorni decine di dirigenti socialisti e di sindacalisti verranno arrestati e inviati al confino di polizia.

Approfondimenti
  • Luciano Forlani, Imola tra le due guerre, Imola, University press Bologna, 1998, p. 35
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma,  Ediesse, 1988, p. 163