Il Liceo Filarmonico

30 novembre 1804, 00:07

Una commissione di accademici filarmonici, guidata da padre Stanislao Mattei (1750-1825), ottiene la sala della libreria e parte del dormitorio del grande convento agostiniano di San Giacomo, nella piazzetta omonima (poi Piazza Rossini), per conservare il patrimonio musicale delle corporazioni religiose soppresse e i lasciti di Padre Giambattista Martini (1706-1784) - erudito di fama europea - e di Mattei stesso.

In questi locali, per volontà del Comune e dell'Accademia, il 30 novembre è inaugurato il Liceo Filarmonico (o Liceo Musicale), una scuola musicale pubblica, destinata, secondo il manifesto d'apertura, a rinvigorire l'amore della musica e a educare gli uomini a conoscerla.

Durante la cerimonia inaugurale sono eseguite “magnifiche sinfonie” e cantate, accompagnate dalla prolusione del Prof. Prandi. La folla che vuole entrare è trattenuta a stento dai militi della Guardia Nazionale e si hanno disordini.

Nella nuova scuola (o accademia) musicale saranno attivate sei cattedre: contrappunto, pianoforte, canto, violino, violoncello e oboe. I docenti sono tra i musicisti più apprezzati in città.

Per un certo periodo l'Accademia Filarmonica presiederà all'attività didattica, mentre il Comune sosterrà la parte amministrativa.

Ben presto però il Liceo si separerà dall'Accademia, che, pur privata del magistero didattico, continuerà nei decenni successivi a coltivare la sua tradizione musicale come sodalizio onorifico.

Approfondimenti
  • Filippo Bosdari, La vita musicale a Bologna nel periodo napoleonico, in: “L’Archiginnasio”, 4 (1914), pp. 222-223
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, p. 178, 483, note 26-27
  • Marina Calore, Bologna a teatro. L'Ottocento, Bologna, Guidicini e Rosa, 1982, p. 40
  • Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, pp. 169-174
  • Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna, ossia Storia cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tipografia delle Scienze di G. Vitali, vol. 1., 1870, p. 174 (data inaugiurazione cit.: 3 dicembre 1804)
  • Giuseppe Guidicini, Diario bolognese. Dall'anno 1796 al 1818, Bologna, Forni, 1976, vol. 3., p. 48
  • In scena a Bologna. Il fondo Teatri e spettacoli nella Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, 1761-1864, 1882, inventario e indici a cura di Patrizia Busi, Bologna, Comune, 2004, p. 207

  • Francesco Majani, Cose accadute nel tempo di mia vita, a cura di Angelo Varni, Venezia, Marsilio, 2003, p. 18, nota 50
  • Giovanni Massei, La scienza medica della povertà ossia La beneficenza illuminata, Firenze, coi tipi di M. Cellini e c., 1858, vol. 3., pp. 314-318
  • Gianmario Merizzi, ... e tutta la città era in suoni. I luoghi della storia della musica a Bologna, Bologna, Comune di Bologna, 2007, pp. XIV, 50, 55-57
  • Piero Mioli, Cappelle e oratori, voci e strumenti musicali, in: ISCBO, Storia della chiesa di Bologna, a cura di Paolo Prodi e Lorenzo Paolini, Bergamo, Bolis, 1997, vol. 2., p. 453
  • Museo internazionale e biblioteca della musica. Guida al percorso espositivo, a cura di Lorenzo Bianconi e Paolo Isotta, 2. ed. riveduta e corretta, Bologna, Comune, 2006, pp. 47 sgg., 191-192
  • Loris Rabiti, Il tocco di Polimnia. Maria Brizzi Giorgi, musicista, musa e mentore del giovane Rossini, introduzione di Antonio Castronuovo, Bologna, Pendragon, 2021, pp. 178-180
  • Angelo Rambaldi, San Michele in Bosco. Un monastero nella storia d'Italia. Dagli Olivetani all'Istituto Ortopedico Rizzoli, Bologna, IOR, p2000, p. 176
  • Rossini a Bologna. Note documentarie, in occasione (...), a cura di Luigi Verdi, Bologna, Patron, 2000, p. 16
  • Viaggio a Rossini, a cura di Luigi Ferrari, Bologna, Nuova Alfa, 1992, p. 78