Il foglio antimilitarista "Rompete le righe"
In agosto è trasferita a Bologna la redazione di “Rompete le righe” (o “Rompete le file!”), giornale di propaganda antimilitarista fondato nel 1907 a Milano da Maria Rygier (1885-1953) e Filippo Corridoni (1887-1915), giovani anarchici e sindacalisti rivoluzionari.
Il suo motto è “L'esercito non si nega. L'esercito si conquista. Faremo la rivoluzione con l'esercito non contro l'esercito”. Il foglio è stampato “alla macchia”, con mezzi rudimentali e con la complicità di “un compagno tipografo disoccupato”.
L'antimilitarismo è considerato dai redattori una forma di lotta alle gerarchie, a ogni dominio. L'esercito è visto come forza repressiva dello Stato.
Il trasferimento a Bologna, sotto la protezione del forte nucleo anarchico presente in città, avviene dopo l'arresto di Corridoni, sorpreso a distribuire il giornale davanti a una caserma.
La pubblicazione di "Rompete le righe" proseguirà con grande difficoltà a Genova, tra sequestri e arresti. Dal maggio 1912 uscirà nuovamente a Bologna su iniziativa dell'anarchico Aldino Felicani (1891-1967), fino alla soppressione definitiva da parte delle autorità nel 1913.
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune - ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 238-239 (Titolo cit.: "Rompete le file!")
- Barbara Montesi, Un'anarchica monarchica. Vita di Maria Rygier (1885-1953), Napoli-Roma, Edizioni scientifiche italiane, 2013
- Rossano Pancaldi, La prima guerra mondiale a Bologna, in: "Il pensiero mazziniano", 2 (2017), p. 115
- Su, compagni, in fitta schiera. Il socialismo in Emilia-Romagna dal 1864 al 1915, a cura di Luigi Arbizzani, Pietro Bonfiglioli, Renzo Renzi, Bologna, Cappelli, 1966, p. 340 (foto)