Il colera e le Commissioni Provinciali di Sanità

20 settembre 1836, 00:00

Una grave epidemia di colera, iniziata nel luglio 1835, colpisce soprattutto il Regno delle Due Sicilie, dove muoiono circa 160.000 persone. La sanità pubblica in genere può far poco, perché il cholera morbus è praticamente sconosciuto in Italia.

Il 20 settembre nello Stato pontificio le Commissioni Provinciali di Sanità, situate nei capoluoghi, sono rese permanenti e vengono affiancate da Deputazioni comunali e parrocchiali. Il loro obiettivo è "vegliare alla tutela della salute continentale" e rimuovere le cause che possono alterarla.

A Bologna vengono anche adottate alcune misure preventive: è migliorata la nettezza urbana tramite "spazzature metodiche", è chiuso l'acquedotto di Fiaccacollo, sono costruite chiaviche di spurgo e altre vengono tombate, è attuata una maggiore vigilanza "nella vendita delle carni, delle bevande, ed in generale di tutti i commestibili".

Le deputazioni sanitarie allestiscono depositi di medicinali e costituiscono riserve di polvere per i suffumigi atti a disinfestare gli ambienti, composta di ossido di manganese, sale, acido solforico e cloruro di calce.

Si sparge la voce che, in vari luoghi della città e del contado, "le porte delle case, catenacci, cantonate" sono unte e si teme che "stante i mali contagiosi ... dette ontioni" siano opera di "persone empie".

Approfondimenti
  • Stefano Arieti, Società e sanità a Bologna nel XIX secolo, in: “Il carrobbio”, 25 (1999), p. 190
  • Il cholera morbus nella città di Bologna l'anno 1855, relazione della Deputazione comunale di Sanità, preceduta da notizie storiche intorno le pestilenze nel bolognese, Bologna, Tip. governativa Della Volpe e Del Sassi, 1857, p. 157
  • Mario Facci, Bruno Rovena, Quando il medico era "condotto". La storia della sanità e della condotta medica nell'alta valle del Reno, Gaggio Montano, Gruppo di studi "Gente di Gaggio", 2020, pp. 78-79
  • A. Forti Messina, L’Italia dell’Ottocento di fronte al colera, in Storia d’Italia. Annali, vol. 7., Malattia e medicina, Torino, Einaudi, 1984, pp. 429-494