Il Centro neurologico "G. Pascoli" e la Clinica psichiatrica

dal 1 gen al 31 dic 1916

Grazie ad un accordo con la Sanità militare, la città di Bologna si dota di una serie di strutture dedicate ai soldati provenienti dal fronte e bisognosi di cure psichiatriche.

Sono soprattutto distaccamenti dell'ospedale militare, quali il Centro neurologico “G. Pascoli” e la Clinica psichiatrica, mentre solo come ultima istanza è utilizzato il manicomio provinciale.

Il Centro Pascoli è ospitato nella scuola omonima. E' diretto dal prof. Vincenzo Neri (1880-1960), già responsabile della casa di cura Villa Baruzziana e consulente neurologico dell'Istituto Rizzoli.

La Clinica psichiatrica non è altro che la Clinica per le malattie nervose, appena costruita dall'Amministrazione provinciale e requisita dall'autorità militare. Diviene operativa nel 1916 sotto la direzione del prof. Silvio Tonini, titolare della cattedra di Psichiatria all'Università.

Il manicomio di Imola, diretto da G.C. Ferrari, si occupa di studiare da vicino i soldati traumatizzati, anche frequentando i presidi sanitari allestiti presso le zone di combattimento.

Approfondimenti
  • Elisa Montanari, Sant'Isaia 90. Cent'anni di follia a Bologna, Bologna, Pendragon, 2015, p. 75
  • Rossano Pancaldi, La prima guerra mondiale a Bologna, in: "Il pensiero mazziniano", 2 (2017), p. 134