Giuseppe Ceri restaura il castello della Giovannina

dal 1 gen al 31 dic 1897

Tra il 1897 e il 1902 Giuseppe Ceri (1839-1925) ristruttura il castello della Giovannina, situato nella frazione di San Matteo della Decima, al confine con il comune di Cento (FE).

Costruita nel XVI secolo, su progetto di Sebastiano Serlio (1475-1554), la villa conserva all'interno sale affrescate da Guercino e bottega (1617-1632) con scene tratte da poemi epici, quali l'Orlando furioso, l'Iliade, La Secchia rapita.

E' chiamata anche castello per le caratteristiche torri merlate, mentre il toponimo "Giovannina" è riferito alla tenuta donata nel 1488 dalla comunità di Persiceto a Giovanni II Bentivoglio, promotore di opere di bonifica nella Bassa bolognese.

L'intervento dell'ing. Ceri comporta la costruzione dell'oratorio, un innalzamento di cinque metri dei torrioni e un restyling dell'intero edificio secondo il gusto del periodo, romantico e neomedievale. All'interno, alcune sale al pianterreno e al piano nobile dei torrioni angolari vengono decorate in stile liberty.

All'inizio del '900 la Giovannina sarà l'asilo preferito della contessa Maria Majocchi Plattis (1864-1917) di Cento, che con lo pseudonimo di Joalnda, sarà protagonista del panorama letterario della sua epoca.

Approfondimenti
  • Umberto Beseghi, Castelli e ville bolognesi, Bologna, Tamari, 1957, pp. 19-23, 387-392
  • Giuseppe Coccolini, L'arte muraria italiana. I costruttori gli ingegneri e gli architetti, Bologna, Re Enzo, 2002, p. 157 (data cit. 1881)
  • A. Vandini (Cheruboni), Inaugurazione del restaurato Castello della Giovannina, Bologna, Stab. tip. Zamorani e Albertazzi, 1902