Il campo sportivo della Virtus al Ravone

@ Via Luigi Valeriani, 21, 40135 Bologna
18 settembre 1921, 00:00

Il 18 settembre è inaugurato solennemente, con i Campionati Nazionali di Atletica Leggera, il primo campo sportivo cittadino, gestito dalla Società di ginnastica Virtus.

L'impianto è stato costruito su iniziativa dell'imprenditore Alberto Buriani, dodicesimo presidente della Virtus, che nel 1919 ha acquistato un vasto appezzamento di terreno (oltre 24mila mq) in località Crocetta, vicino all'alveo del torrente Ravone, tra le vie Saragozza e Andrea Costa.

Inizialmente il campo sportivo è dedicato ad atletica, calcio, pallacanestro e pallavolo. Negli anni 1923, 1924 e 1925 ospiterà gli Assoluti di atletica leggera.

Tra il 1925 e 1926 all'ampia pista podistica saranno aggiunti diverse court per il gioco del tennis.

Nel 1945, alla morte di Buriani, il campo del Ravone sarà acquistato da una società controllata dal presidente del Bologna FC Renato Dall'Ara e la Virtus dovrà dividere con la squadra di calcio l'uso dell'impianto.

Per lungo tempo rimarrà indipendente solo la Sezione Tennis. La società della V nera potrà entrare in possesso dell'intera area sportiva tra le vie Valeriani e Galimberti solo il 29 novembre 1984.

Approfondimenti
  • Bologna e il suo stadio. Ottant'anni dal Littoriale al Dall'Ara, con un testo di Giuseppe Quercioli, Bologna, Pendragon, 2006, p. 8
  • Carlo De Angelis, Ricostruire come? La Bologna del dopoguerra, in: Rinnovare Bologna tra '800 e '900, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2019, p. 70 (foto)
  • I giorni di Bologna Kaputt, a cura di Luca Goldoni, Aldo Ferrari, Gianni Leoni, Bologna, Edizioni Giornalisti associati, 1980, p. 134
  • Il mito della V nera, a cura di Achille Baratti, Renato Lemmi Gigli, Bologna, Poligrafici L. Parma, 1972, pp. 216-217, 221-222, 227-229, 361, 364
  • Il mito della V nera 2, 1971-1994, a cura di Anonimo bolognese, Bologna, Renografica, stampa 1994, pp. 42-43 (foto)

  • La storia dello sport a Bologna, a cura di Giorgio Bernardi, Franco Cervellati, Bologna, Grafiche Damiani, stampa 2005, p. 7