Il traghetto al Passo del Trebbo

dal 1 gen al 31 dic 1841

L'ingegnere Giuseppe Ferri fabbrica una nuova barca che deve servire come traghetto tra le due sponde del Reno al Passo del Trebbo.

In questo tratto del fiume si estrae quasi tutta la ghiaia che serve a ricoprire le strade della Bassa bolognese.

Nei mesi di maggio e giugno, in particolare, i carri che trasportano i materiali ingombrano le vie e il letto del fiume, "il quale offre l'aspetto d'una fiera o d'un grosso mercato di bestiami".

La frazione di Trebbo, a pochi chilometri da Castel Maggiore, è abitata da povere famiglie di braccianti, che "nei giorni buoni" passano le giornate nell'alveo del Reno a raccogliere, vagliare e caricare la ghiaia.

Le barche dei traghetti sul Reno sono per lo più di legno e scorrono lungo un cavo di canapa, conducendo il viandanti da una riva all'altra del fiume.

Il traghetto del Trebbo - il più importante di tutti, poiché unisce il territorio di Calderara alla strada di Corticella - rimarrà attivo, con modalità diverse, fino agli anni Sessanta del Novecento.

Approfondimenti
  • Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna ritratte e descritte, Bologna, Tip. di S. Tommaso d'Aquino, 1844, vol. 1., n. 8 (Il Trebbo)
  • Lorenzino Cremonini, Castel Maggiore com'era... e com'è, Castel Maggiore, Lions club; Firenze, Alinea, 1988, p. 83, 186