Il Teatro del Corso riapre con il "Barone di Dolsheim" di Pacini

7 settembre 1822, 12:10

Dopo un accurato restauro il Teatro del Corso riapre al pubblico la sera del 7 settembre. “Elegantemente ed eruditamente ridipinto” da Filippo Pedrini e Floriano Puglioli, lo stabilimento di Giuseppe Badini appare ora "degnissimo per la splendida vaghezza degli ornamenti".

In programma è il Barone di Dolsheim, opera in due atti di Giovanni Pacini (1796-1867), su libretto di Felice Romani.

La reazione del pubblico all’esibizione è piuttosto fredda. Molti ascoltano "con più di pazienza che di piacere". I cantanti sono mediocri, tranne la prima donna Marietta Cantarelli che riscuote meritati applausi.

Approfondimenti
  • Cenni teatrali. Bologna (teatro del Corso), in: “Corriere delle Dame”, n. 40, 5 ottobre 1822, p. (314)
  • Alfredo Comandini, L'Italia nei cento anni del secolo XIX, 1801-1900, giorno per giorno illustrata, continuata da Antonio Monti, Milano, Vallardi, 1900-1942, vol. 1: 1801-1825, p. 1179
  • Felice Romani, Il Barone di Dolsheim, melodramma da rappresentarsi nell'Imperiale Regio Teatro alla Scala l'autunno dell'anno 1818, musica nuova del Sig. Maestro Giovanni Pacini, Milano, dalla stamperia di Giacomo Pirola dirincontro al detto I.R. Teatro, 1818
  • Alice Tavilla, Il barone di Dolsheim di Felice Romani e Giovanni Pacini. Fortuna e tradizione testuale (1818-1840), Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2017