Il santuario delle formiche alate
@ Via Monte delle Formiche, 24, 40065 Pianoro BOCarlo Emery (1848-1925), professore di zoologia all'Università di Bologna e valente entomologo, riconosce il tipo di formiche alate che ogni anno, nel mese di settembre, approdano in gran numero sul Monte delle Formiche, tra le valli della Zena e dell'Idice: si tratta della specie myrmica scabrinodis.
Secondo la voce popolare, questi particolari insetti rendono omaggio con la loro morte alla Beata Vergine, venerata nel santuario di Santa Maria di Zena:
"Ansiose volano le formiche all'altare della Vergine, pur sapendo che ai suoi piedi moriranno".
Seguendo una tradizione che si perde nella notte dei tempi le piccole creature vengono benedette e date ai fedeli all'interno di piccole caramelle di carta colorata, in cambio di una modica offerta. Si crede che le formiche morte possano curare alcuni malanni, in particolare il “male di formica”, una infezione o ulcera delle dita.
La spiegazione scientifica del volo ha a che fare con la conformazione del monte che svetta sul contrafforte pliocenico e attrae le formiche maschio, provenienti dalla lontana Baviera, dopo il loro accoppiamento.
La chiesa, costruita in un primo tempo in stile romanico, venne ricostruita nel Trecento in forma gotica, a cura del Comune di Bologna, dopo una guerra con Ferrara. Nel 1888 sarà di nuovo rifatta per meglio rispondere alla devozione crescente per l’icona della Vergine.
Sul contrafforte si arresterà il fronte di guerra nell'inverno del 1944 e l'edificio sacro subirà pesanti bombardamenti. Si salverà in parte solo l'antico campanile. L'ultimo rifacimento, completato nel 1957, sarà opera dell'arch. Gaetano Marchetti.
- Club Alpino Italiano E.R, Alte Valli del Sillaro, Idice, Zena e Savena. Terre dei Celti. Contrafforte Pliocenico, Monte delle Formiche, Monte Bibele, Parco La Martina, Passo della Raticosa, Rimini, L'escursionista, 2016, carta topografica e opuscolo
- Felicita Cosentino, Il Santuario della Madonna del Monte delle Formiche, in: "Sasso & dintorni", 28 (2011), pp. 60-64
- Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 2: La collina e la montagna. Dall'Idice al Samoggia, pp. 58-59
- R. Della Casa, Note storiche. S. Maria di Zena detta anche Monte delle Formiche, Castello di Zena, Bologna, Tip. Arcivescovile, 1913
- Don Orfeo Facchini, Il Monte delle Formiche, in: "Savena, Setta, Sambro", 1(1991), pp. 32-36
- Orfeo Facchini, Imelde Bentivogli, Andar per santuari. 50 santuari mariani bolognesi, Pianoro, Editografica, 1995
- Orfeo Facchini, Gaetano Marchetti, Monte delle Formiche. Note storiche su un antico luogo sacro pagano e sul santuario dedicato alla natività di Maria, Bologna, Renografica, 1990
- Elena Gottarelli, Guida alla provincia di Bologna, coordinamento editoriale di Renzo Renzi, Bologna, Ente provinciale per il turismo di Bologna, 1980
- Giancarlo Marconi e Donatella Mongardi, C'era una volta il mare... Natura e storia tra il "Sasso" e il Monte delle Formiche, Bologna, A&B, 2005
- Lamberto Monti, L'ultimo volo delle formiche con le ali, in: “Nelle Valli Bolognesi”, 6 (2010), p. 30
- Note storiche della chiesa arcipretale e plebana di S. Maria di Zena detta Monte delle Formiche, Bologna, Scuola professionale tipografica Sordomuti, ante 1952