"Il nuovo Mosè" di Rossini al Teatro Comunale

28 febbraio 1856, 12:08

Il 28 febbraio debutta al Teatro comunale il Nuovo Mosè, melodramma sacro il quattro atti di Gioachino Rossini. Si tratta del rifacimento francese (1827) del Mosé in Egitto dato a Napoli nel 1818.

La grande aspettativa del pubblico rimane in parte delusa. Nonostante l'allestimento sontuoso - con bellissime scene e costumi "sfarzosi" - l'opera non ottiene il trionfo previsto.

Molti applausi hanno la prima donna Amalia Corbari nel ruolo di Sinaide e Raffaele Laterza, che interpreta Mosè. Tra i pezzi accolti con favore vi è la celebre aria Mi manca la voce, che viene fatta ripetere.

"Severo oltre il bisogno" è invece il giudizio sul baritono Rossi-Corsi, che ha sostituito Pietro Garin, indisposto, nel ruolo del faraone.

Lo spettacolo è replicato il 1° marzo e questa volta, con nuovi cantanti, è un "trionfo clamoroso, completo".

Vincenzo Massini e Francesco Steller, già sulla scena il giorno dopo il loro arrivo, ricevono moltissimi applausi. E' apprezzato anche il duetto tra tenore e baritono tanto criticato all'esordio.

Replicata in vari teatri italiani, la nuova versione del Mosè sarà considerata più completa di quella originaria e finirà per soppiantarla, diventando una delle opere simbolo del periodo risorgimentale.

Approfondimenti
  • Luigi Bignami, Felice Romani, Cronologia di tutti gli spettacoli rappresentati nel Gran teatro comunale di Bologna. Dalla solenne sua apertura 14 maggio 1763 a tutto l'autunno del 1880, Bologna, presso l'Agenzia Commerciale, 1880, p. 160
  • Due secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale di Bologna, a cura di Lamberto Trezzini, 2. ed., Bologna, Nuova Alfa, 1987, vol. 2., Sergio Paganelli, Repertorio critico degli spettacoli e delle esecuzioni musicali dal 1763 al 1966, p. 36, 288
  • "La Fama del 1856", anno XV, 1856, p. 72 (18, 3 marzo), 76 (19, 6 marzo), 79 (20, 10 marzo)
  • Renzo Giacomelli, Il Teatro comunale di Bologna. Storia aneddotica e cronaca di due Secoli (1763-1963), Bologna, Tamari Editori, 1965, p. 32