Il Convitto Giovanna d'Arco

@ Via Santo Stefano, 58, 40125 Bologna (BO)
dal 1 gen al 31 dic 1911

“Tutto per amore e niente per forza” (don G. Codicè)

Su sollecitazione dell'arcivescovo Giacomo Della Chiesa (poi papa Benedetto XV) il parroco di Vedrana di Budrio don Giuseppe Codicè (1838-1915) - fondatore nel 1883 dell’Opera Pia Unione delle Suore Visitandine dell’Immacolata - apre un convitto femminile in via Santo Stefano, nel palazzo un tempo abitato dal senatore Giovanni Gozzadini (1810-1887), storico e archeologo insigne.

Intitolato a S. Giovanna d’Arco, l’istituto accoglie adolescenti che frequentano le scuole medie. Lo scopo non è quello di offrire loro “un modello di istruzione ed educazione interno”, ma di aiutarle a “usufruire delle opportunità fornite dal panorama scolastico bolognese”.

Negli anni Quaranta verrà introdotto l’insegnamento completo delle scuole elementari. In seguito sarà attuata una trasformazione radicale: invece che le alunne adolescenti, dal 1974 il convitto ospiterà le studentesse universitarie.

Approfondimenti
  • Alessandro Albertazzi, Domenica Cremonini, Maria Celina Palotti, Il Convitto Giovanna D'Arco delle Visitandine dell'Immacolata, Pontecchio Marconi, Digi Graf, stampa 2004
  • Alessandro Albertazzi, Visitandine. 120 anni, Visitandine, Pontecchio Marconi, Digi graf, 2004
  • Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, stampa 1977, p. 130
  • Primo centenario dell'Istituto delle Visitandine dell'Immacolata. 8 dicembre 1883-1983, Vedrana di Budrio (Bologna), Bologna, Visitandine dell'Immacolata, 1983
  • Visitandine dell'Immacolata. 1883-2013, Ozzano dell’Emilia, s.e., 2013