Termina l'attività del Concerto Palatino

dal 1 al 30 giugno 1797

Viene soppresso il gruppo di suonatori al servizio della signoria cittadina conosciuto come Concerto Palatino.

Il Senato cittadino aveva già deciso l’abolizione nel 1779 per la difficoltà di mantenere una ventina di suonatori ben remunerati, ma quella effettiva, 18 anni dopo, è dovuta soprattutto agli sconvolgimenti politici del periodo giacobino (Gambassi).

La formazione era fissata dal 1537 in otto trombe, quattro cornetti, quattro tromboni, due viole e percussioni.

Gli strumentisti, spesso di ottimo livello, risiedevano a Palazzo pubblico e si esibivano due volte al giorno, alla mattina e alla sera dalla ringhiera degli Anziani a beneficio del popolo bolognese.

Il Concerto Palatino suonava inoltre durante cerimonie pubbliche, ricevimenti e banchetti. Accompagnava anche funzioni liturgiche nella basilica di San Petronio e in altre chiese cittadine.

Approfondimenti
  • Osvaldo Gambassi, Il Concerto palatino della Signoria di Bologna. Cinque secoli di vita musicale a corte, 1250-1797, Firenze, L. S. Olschki, 1989
  • Osvaldo Gambassi, Origine, statuti e ordinamenti del Concerto palatino della Signoria di Bologna, Roma-Torino, ERI, 1984, 3 voll.
  • Gianmario Merizzi, ... e tutta la città era in suoni. I luoghi della storia della musica a Bologna, Bologna, Comune di Bologna, 2007, pp. 102-103
  • Francesco Vatielli, Il Concerto Palatino della Signoria di Bologna, Bologna, presso la R. Deputazione di Storia Patria, 1940