I "treni popolari"
L'istituzione dei “treni popolari” è accolta con grande entusiasmo. Si tratta di viaggi ferroviari in terza classe, con destinazione verso località balneari o termali, scontati fino all'80% del prezzo ordinario.
Organizzati dalla Direzione generale delle Ferrovie dello Stato e propagandati con fervore dal Partito fascista, i “treni turistici festivi” iniziano a circolare il 2 agosto.
Per tutto il mese si assiste a "uno sciamare di lieti petroniani" verso mete quali Pracchia, Pesaro, Desenzano, Venezia.
La propaganda municipale parla di treni popolari, comodi, "in perfetto orario e a prezzi modicissimi", che consentono di conoscere l'arte e la cultura italiana.
E' passato - per i sostenitori del Regime - il tempo di “Bologna che dorme” ed è il momento di “Bologna che lavora e Bologna che viaggia”.
- Fiorenza Tarozzi, Nuova amministrazione, nuova classe dirigente, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, pp. 198-199
- Treno popolare (Italia, 1933), un film di Raffaello Matarazzo, dvd, Roma, Ripley's Home video, 2010