I soldati napoletani bivaccano sotto i portici di San Luca

20 aprile 1814, 00:01

Il 20 aprile all'Avemaria giunge a Bologna Gioacchino Murat, scortato dalla Guardia Nazionale a cavallo, che lo ha raggiunto a tre miglia da Porta San Felice e alla sera ottiene l'onore di fare il servizio di ronda al suo palazzo, a vicenda con i corazzieri reali.

Nei giorni successivi arrivano dall'Emilia i contingenti napoletani che hanno combattuto contro l'esercito del Regno d'Italia.

I cittadini bolognesi sono costretti a dare ospitalità straordinaria a questa truppa - considerata tanto “inetta alle fatiche” e alle battaglie, quanto “indisciplinata e sfacciata” - che occupa tutte le caserme e riempie anche i portici di San Luca.

I soldati napoletani abbandonano spesso i loro quartieri e vagano per la città, lasciandosi andare a molestie e ruberie. Il disagio di questa forzata convivenza durerà fin dopo la partenza di Murat da Bologna.

Approfondimenti
  • Tommaso de' Buoi, Diario delle cose principali accadute nella città di Bologna dall'anno 1796 fino all'anno 1821, a cura di Silvia Benati, Mirtide Gavelli e Fiorenza Tarozzi, Bologna, Bononia University Press, 2005, pp. 258-259
  • Nerio Zanardi, Capitoli bolognesi della storia d'Italia. Da Irnerio a Carducci, Bologna, Patron, 1997, p. 333