I nazionalisti confluiscono nel fascismo
5 marzo 1923, 00:00
Il Comitato Centrale Nazionalista, riunito a Roma il 5 marzo, approva la fusione con il partito fascista.
Il 2 marzo sono convenute a Bologna le sezioni dell'Emilia-Romagna. L'avv. Giorgio Ghigi ha salutato la fusione come un fatto compiuto, cui dare esecuzione “con perfetta e scrupolosa lealtà”.
I nazionalisti bolognesi Luigi Federzoni e Maurizio Maraviglia saranno nominati membri del Gran Consiglio del Fascismo. Mussolini definirà l'unione coi nazionalisti “un matrimonio di convenienza” per motivi politici.
Approfondimenti
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 356
- Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Bologna, Tinarelli, 2011, pp. 223-227