I piccoli mutilati di Villa Aldini
A Villa Aldini, sul colle dell'Osservanza, viene aperto, su disposizione del Ministero per l'Assistenza Postbellica, un istituto per la cura e la riabilitazione dei “minori infortunati di guerra”.
Fino al giugno 1950 i locali della Pia Casa per le madri e le vedove dei Caduti in guerra riceveranno decine di “mutilatini” provenienti da tutta la regione.
Si tratta di bambini colpiti durante i bombardamenti o vittime dello scoppio più o meno accidentale di bombe inesplose e ordigni di vario genere, soprattutto le micidiali mine antiuomo lasciate dai Tedeschi durante la ritirata.
Nel 1949 si costituirà la Federazione Pro Infanzia Mutilata presieduta da don Carlo Gnocchi (1902-1956), alla quale lo Stato, non essendo più in grado di mantenere le sue case, affiderà i collegi di Parma e di Bologna.
Il 26 ottobre 1949, dopo molte insistenze del Comitato Provinciale dell'Associazione Famiglie Caduti in guerra, il collegio dei mutilatini di Villa Aldini sarà trasferito in una sede più idonea.
- Associazione nazionale famiglie caduti in guerra, Comitato provinciale di Bologna, Il monumento ai caduti bolognesi. Villa aldini e la casa di riposo per le madri e le vedove di Guerra, Bologna, Tip. Moderna, 1951, p. 8
- Bologna in guerra, 1940-1945, a cura di Brunella Dalla Casa e Alberto Preti, Milano, F. Angeli, 1995, p. 289
- Edoardo Bressan, Don Carlo Gnocchi. Una vita al servizio degli ultimi, Milano, Oscar Mondadori, 2009, p. 97
- Fiorenza Tarozzi, Organizzazione sanitaria e malattie, in Bologna in guerra, 1940-1945, a cura di Brunella Dalla Casa e Alberto Preti, Milano, F. Angeli, 1995, p. 289