I Gruppi di difesa della donna (GDD)

28 novembre 1943, 00:00

Cinque donne appartenenti all'antifascismo - Ada Gobetti, Giovanna Barcellona, Lina Fibbi, Lina Merlin, Rina Piccolato - promuovono, con un documento programmatico, i Gruppi di difesa della donna (GDD), aperti alle donne disposte a sostenere ed assistere i partigiani, gli antifascisti, i rastrellati.

Fogli dattiloscritti come "Noi donne" e "La voce delle donne" contengono incitamenti alla lotta sociale e politica e proposte di rivendicazioni, quali gli alloggi per i sinistrati, il riscaldamento nelle scuole, migliori razioni alimentari.

Nel giugno 1944 il CLNAI riconoscerà i GDD come "organizzazione aderente al Comitato di liberazione nazionale".

In ottobre sarà riconosciuto anche il Comitato bolognese, operativo fino dal febbraio precedente e diretto da Vittoria Guadagnini (Dina), di cui fanno parte Liliana Alvisi (1915-2005), Novella Corazza (Vera), Diana Franceschi e Vittorina Tarozzi (Gianna).

La Alvisi, giovane medico proveniente da una famiglia tenacemente antifascista, si incaricherà di raccogliere materiale sanitario per il movimento partigiano e svolgerà brevi corsi pratici di pronto soccorso per le staffette destinate alle brigate della montagna.

Il suo ambulatorio al Pontevecchio sarà luogo di incontro per i medici e i sanitari vicini alla Resistenza. Dopo la Liberazione, i Gruppi di difesa della donna confluiranno nell'UDI (Unione Donne Italiane).

Approfondimenti
  • 1943. Cade il fascismo, Bologna, ANPI, 2003, p. 87
  • Liliana Alvisi, Sarà la volta buona?, Bologna, Galileo, 1964, p. 338
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 147, 188
  • Luigi Arbizzani, Guerra, nazifascismo, lotta di liberazione nel Bolognese, luglio 1943-aprile 1945. Fotostoria, 5. ed., Bologna, Edizioni della Provincia, 2005, p. 14
  • Luigi Arbizzani, Nazario Sauro Onofri, La guerra di liberazione in Emilia-Romagna, in: Resistenza in Emilia Romagna, a cura di Roberto Fregna, Bologna, Regione Emilia-Romagna, stampa 1975, p. 29
  • Luciano Bergonzini, La svastica a Bologna, settembre 1943 -aprile 1945, Bologna, Il mulino, 1998, p. 65
  • Bologna 1938-1945: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 71
  • Coordinamento donne Anpi, Donne, il valore dell'unità. Un incontro di generazioni fra memoria e attualità, Bologna, Provincia di Bologna, stampa 2005, pp. 19-26
  • Katia Graziosi, I Gruppi di Difesa della Donna. L'esperienza bolognese, in: Coordinamento donne ANPI, Donne, il valore dell'unità. Un incontro di generazioni fra memoria e attualità, Bologna, Provincia di Bologna, 2005, pp. 19-26
  • Jolanda Mantovani, Organizzammo i “gruppi di difesa della donna”, in: Cesarino Volta, Mondo contadino e lotta di liberazione. Resistenza in pianura, Baricella-Malalbergo 1943-45, s.l., Brechtiana, 1980, pp. 154-157
  • La Resistenza, il fascismo, la memoria. Bologna 1943-1945, a cura di Alberto De Bernardi e Alberto Preti, Bologna, Bononia University Press, 2017, pp. 350, 360-366

  • Gabriele Ronchetti, Le pianure dei partigiani. 150 luoghi della Resistenza nel Nord Italia, Fidenza, Mattioli 1885, 2013, p. 13
  • Sguardi retrospettivi. Con volti di donna. Storia di Borgo Panigale per immagini dagli anni '40 agli anni '70, a cura dell'UDI, Bologna, Grafiche Ruggero, stampa 2003, (foto) pp. 14-15
  • Sergio Soglia, Ribelli per la libertà, 1940-45. Ricordi, cronache, racconti, Bologna, Santarini, 1995, pp. 84-91