I funerali di Barbara Azzaroni

6 marzo 1979, 00:00

Si svolgono in pieno centro storico i funerali di Barbara Azzaroni, militante del gruppo terroristico Prima Linea, uccisa a Torino in un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine.

Circa 1.500 persone seguono il feretro da via San Vitale a piazza San Francesco, attraverso via Rizzoli e via Ugo Bassi. Per evitare disordini la Prefettura e il Comune concedono all'ultimo momento il percorso centrale, negato nel 1977 ai funerali di Francesco Lorusso.

La propaganda dell'Autonomia, che tappezza la città di scritte e manifesti in onore di Barbara “caduta per il comunismo”, provoca reazioni negative in una parte del Movimento bolognese, che si mostra ormai diviso sull'uso della violenza.

Il quotidiano “Lotta continua” parla di sciacallaggio dei “così detti autonomi”, che non esitano a sfruttare la morte della Azzaroni “per dare aria alle loro ideologie putrefatte”.

Il grande numero dei partecipanti impressiona comunque gli osservatori politici, dimostrando che una parte del Movimento bolognese non intende isolare e prendere distanze dalla lotta armata, costituendo quella “zona grigia”, in cui il terrorismo trova comprensione e rifugio.

Approfondimenti
  • Luca Pastore, La vetrina infranta. La violenza politica a Bologna negli anni del terrorismo rosso, 1974-1979, Bologna, Pendragon, 2013, pp. 291-300, 390
  • Paola Staccioli, Sebben che siamo donne. Storie di rivoluzionarie, con una testimonianza di Silvia Baraldini, Roma, DeriveApprodi, 2015