I burattini "in persona" all'Arena Popolare
I burattinai bolognesi decidono di lasciare i loro casotti e di recitare “in persona” il loro repertorio, rivitalizzando la Commedia dell'Arte.
Sorge, tra via Castellata e via Rialto, in un pallaio da bocce ribattezzato Arena Popolare, un frequentato teatro all'aperto, dedicato alle recite a soggetto.
E' decorato da Desiderio Fontana (1879-1924), bravo Sganapino, ma anche abile intagliatore di “teste di legno” e notevole scenografo, autore di bellissime scene dipinte su teloni sulle baracche e nelle arene della città.
Tra i burattini viventi, diretti inizialmente da Angelo Cuccoli, vi sono Oreste Fabbri, Argene Borghi, Raffaele Fabbri, detto Stuffifi, e lo stesso Fontana.
L'esperimento non avrà però molto successo e la compagnia dei burattinai-attori si scioglierà poco dopo. La recitazione improvvisa scomparirà prima della grande guerra con l'affermarsi del cinematografo.
- Alessandro Cervellati, Bologna al microscopio, Bologna, Edizioni aldine, vol. 2., Feste, spettacoli, divertimenti, 1950, pp. 143-148
- Alessandro Cervellati, Bologna aneddotica, Bologna, Tamari, 1970, p. 208
- Alessandro Cervellati, Bologna divertita, Bologna, Tamari, 1964, pp. 176-178
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Alessandro Cervellati, Storia dei burattini e burattinai bolognesi (Fagiolino & C.), Bologna, Cappelli, 1964, p. 28, 256, 271
- Alessandro Cervellati, I burattini e i burattinai bolognesi nell’aneddoto, in: Garibaldini e partigiani. Almanacco bolognese 1960, a cura di Luigi Arbizzani, Bologna, Galileo, 1960, pp. 350-352
- Athos Vianelli, Le strade e i portici di Bologna. Un itinerario affascinante nei quartieri del centro storico tra antiche vie e palazzi secolari in un susseguirsi di suggestive riscoperte, Roma, Newton Compton, 1982, pp. 248-251