Grave epidemia di vaiolo

10 febbraio 1849, 00:02

La Direzione Generale di Sanità dello Stato Pontificio concede il 10 febbraio una medaglia d'oro alla Società Medica bolognese per il suo impegno contro il vaiolo.

L'epidemia si diffonde in città nel corso dell'anno. E' a volte preceduta dal colera e prosegue con esso. In qualche caso si vede "l'un morbo assalire i malati e i convalescenti dell'altro".

La vaccinazione contro il vaiolo dimostra la sua efficacia: dei tremila colpiti, circa mille sono stati vaccinati in precedenza e nessuno di essi muore, mentre tra i contagiati non vaccinati si contano 498 decessi.

Oltre che alla mancata vaccinazione, la diffusione delle malattie infettive appare sempre più connessa alla cattiva nutrizione, responsabile dell'indebolimento fisico.

Approfondimenti
  • Stefano Arieti, Società e sanità a Bologna nel XIX secolo, in: “Il carrobbio”, 25 (1999), p. 196
  • Alfonso Corradi, Annali delle epidemie occorse in Italia dalle prime memorie fino al 1850, vol. 4.3: Dall'anno 1833 al 1850, Bologna, Tip. Gamberini e Parmeggiani, 1880, p. 1279, 1311
  • Sergio Sabbatani, Stefano Arieti, Il vaiolo a Bologna. Dagli anni della Restaurazione ai primi del Novecento. Ruolo della Società medica chirurgica di Bologna nel promuovere la vaccinazione, in: Il vaiolo e la vaccinazione in Italia, a cura di Antonio Tagarelli, Anna Piro, Walter Pasini, S.l., ISN Istituto di Scienze neurologiche -WHO Collaborating Centre for Travel Medicine, 2004, vol. 3., pp. 1196-1198